Vincono il Fiorenzo Serra Film Festival 2020 Golden Fish, African fish diretto a quattro mani dal francese Thomas Grand e dal senegalese Moussa Diop nella sezione lungometraggi, e O Babado da Toinha del brasiliano Sergio Bloch tra i cortometraggi. Due film che ben raccontano le anime etnografiche di due distinti paesi il Senegal e il Brasile. Nel paese africano ben si racconta, senza idealizzazioni estetizzanti, la filiera della pesca come fatto sociale e culturale totale. Nel contesto culturale dello stato amazzonico la bahiana Toinha si riappropria ogni giorno del senso della sua vita, con dedizione e fierezza, vendendo piatti tipici della gastronomia brasiliana.  

Al secondo posto tra i lungometraggi La Vuelta al campo di Juan Pablo Lepore ambientato in Argentina che con estrema lucidità traccia un'analisi politica che configura il ritorno alla campagna come lotta per la giustizia e per la democrazia. Il piazzamento d’onore tra i cortometraggi a La cena delle anime del nuorese Ignazio Figus per aver saputo comunicare l’importanza segnica del cibo come ponte fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Menzione d’onore al corto El sentido del cacao dello spagnolo Alberto Utrera.

Nella sezione Antonio Simon Mossa lungometraggi vince A place in the world dell’italiano Francesco Ritondale che descrive il dramma del popolo Saharawi, al quale non è stato concesso di vivere ma di sopravvivere in una terra non riconosciuta: il Western Sahara. Il biopic La Camicia di Basilio di Filippo Biagianti è invece il miglior cortometraggio: un arzillo vecchietto ogliastrino descrive la sua trascorsa miseria con severa semplicità, scavalcando il tempo e riportando magicamente lo spettatore nei primi del Novecento.

My little drop of Honey del portoghese Daniel M Silva si aggiudica il Premio speciale Umanitaria, aggiudicato da tutti i dipendenti dei Centri Servizi Culturali sardi della Società Umanitaria.

Il festival, giunto alla sua quarta edizione ha visto 708 film in gara da tutto il mondo, è organizzato dal Laboratorio di Antropologia visuale “Fiorenzo Serra” della Società Umanitaria, in collaborazione con il Dipartimento di Storia e Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari.

Premi: al lungometraggio vincitore del Fiorenzo Serra va il premio di 2500 euro, al secondo 1500; per i cortometraggi: 1000 per il primo e 500 per il secondo. Per la sezione “Mossa” 1000 euro per il lungometraggio vincitore e 500 per il primo cortometraggio classificato. Il premio “Umanitaria” ammonta a 1000 euro.

I vincitori hanno ricevuto il Fiorenzo d’oro e Fiorenzo d’argento, sculture realizzate in stampa 3D con PLA naturali e biodegradabili che rappresentano il logo del festival, creato dal grafico Luca Delogu e realizzate dall'artigiano digitale Carlo Delogu.

Patrocinatori dell’iniziativa sono la Regione Autonoma della Sardegna e il Comune di Sassari, partner l'Accademia di Belle Arti Mario Sironi di Sassari.

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