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Sono aperte fino al 10 novembre le iscrizioni all’edizione 2022 del Fiorenzo Serra Film Festival, uno tra i più importanti concorsi europei sul cinema etnografico, organizzato a Sassari dal Laboratorio di Antropologia Visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda.
La rassegna, al suo sesto anno, ha raccolto finora oltre 2mila film ed è ormai un punto di riferimento nel panorama cinematografico in tutto il mondo. Il tema scelto per il 2022 è “Terra: l’essere umano e il territorio“. Un rapporto complesso, talvolta armonioso, talvolta conflittuale, che oggi si ripercuote sulla biodiversità, sugli ecosistemi e sui cambiamenti del clima.
Sono aperte fino al 10 novembre le iscrizioni all’edizione 2022 del Fiorenzo Serra Film Festival, uno tra i più importanti concorsi europei sul cinema etnografico, organizzato a Sassari dal Laboratorio di Antropologia Visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda.
La rassegna, al suo sesto anno, ha raccolto finora oltre 2mila film ed è ormai un punto di riferimento nel panorama cinematografico in tutto il mondo. Il tema scelto per il 2022 è “Terra: l’essere umano e il territorio“. Un rapporto complesso, talvolta armonioso, talvolta conflittuale, che oggi si ripercuote sulla biodiversità, sugli ecosistemi e sui cambiamenti del clima.
Sono aperte fino al 10 novembre le iscrizioni all’edizione 2022 del Fiorenzo Serra Film Festival, uno tra i più importanti concorsi europei sul cinema etnografico, organizzato a Sassari dal Laboratorio di Antropologia Visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda. La rassegna, al suo sesto anno, ha raccolto finora oltre 2000 film ed è ormai un punto di riferimento nel panorama cinematografico in tutto il mondo. Il tema scelto per il 2022 è “Terra: l’essere umano e il territorio”. Un rapporto complesso, talvolta armonioso, talvolta conflittuale, che oggi si ripercuote sulla biodiversità, sugli ecosistemi e sui cambiamenti del clima.
Sono aperte fino al 10 novembre le iscrizioni all’edizione 2022 del Fiorenzo Serra Film Festival, uno tra i più importanti concorsi europei sul cinema etnografico, organizzato a Sassari dal Laboratorio di Antropologia Visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda.
La rassegna, al suo sesto anno, ha raccolto finora oltre 2mila film ed è ormai un punto di riferimento nel panorama cinematografico in tutto il mondo. Il tema scelto per il 2022 è “Terra: l’essere umano e il territorio“. Un rapporto complesso, talvolta armonioso, talvolta conflittuale, che oggi si ripercuote sulla biodiversità, sugli ecosistemi e sui cambiamenti del clima.
Sono aperte fino al 10 novembre le iscrizioni all’edizione 2022 del Fiorenzo Serra Film Festival, uno tra i più importanti concorsi europei sul cinema etnografico, organizzato a Sassari dal Laboratorio di Antropologia Visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda. La rassegna, al suo sesto anno, ha raccolto finora oltre 2000 film ed è ormai un punto di riferimento nel panorama cinematografico in tutto il mondo.
Sono aperte fino al 10 novembre le iscrizioni all’edizione 2022 del Fiorenzo Serra Film Festival, uno tra i più importanti concorsi europei sul cinema etnografico, organizzato a Sassari dal Laboratorio di Antropologia Visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda. La rassegna, al suo sesto anno, ha raccolto finora oltre 2000 film ed è ormai un punto di riferimento nel panorama cinematografico in tutto il mondo.
Sono aperte fino al 10 novembre le iscrizioni all’edizione 2022 del Fiorenzo Serra Film Festival, uno tra i più importanti concorsi europei sul cinema etnografico, organizzato a Sassari dal Laboratorio di Antropologia Visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda. La rassegna, al suo sesto anno, ha raccolto finora oltre 2000 film ed è ormai un punto di riferimento nel panorama cinematografico in tutto il mondo.
Sono 7 i film che si giocheranno la vittoria al Fiorenzo Serra Film Festival 2022. La fase finale del concorso internazionale di cinema etnografico, giunto alla sesta edizione, è in programma a Sassari tra giovedì e sabato, quando saranno proclamati i vincitori. Il tema scelto per quest’anno, “Terra: l’essere umano e il territorio”, ha raccolto oltre trecento film da Africa, Sud America, Asia ed Europa in poco più di un mese. Tre i medio-lungometraggi che si giocheranno la vittoria: il film ambientato in Madagascar Mamody the last baobab digger di Cyrille Cornu, il nepalese Story of death, survival & hope di Ramesh Ghorsaini e The journey of the bees di Greca Meloni e Max Leimstättner girato tra Austria e Francia.
Fiorenzo Serra Film Festival 2022: Il tema di quest’anno è “Terra: l’essere umano e il territorio”. Il 10 novembre scade il termine per partecipare. Sono aperte fino al 10 novembre le iscrizioni all’edizione 2022 del Fiorenzo Serra Film Festival, uno tra i più importanti concorsi europei sul cinema etnografico, organizzato a Sassari dal Laboratorio di Antropologia Visuale della Società Umanitaria-Cineteca Sarda. La rassegna, alla sesta edizione, ha raccolto finora oltre 2000 film di grande valore etnografico da tutto il mondo ed è ormai un punto di riferimento nel panorama cinematografico. Il tema scelto per il 2022 è “Terra: l’essere umano e il territorio”. Un rapporto complesso, talvolta armonioso talaltro conflittuale, che oggi si ripercuote sulla biodiversità, sugli ecosistemi e sui cambiamenti del clima.
È l’italiano The journey of the bees di Greca Nathascia Meloni e Max Leimstättner, girato tra Austria e Francia, il lungometraggio vincitore del Fiorenzo Serra Film Festival 2022, il concorso internazionale di cinema etnografico che si è concluso ieri a Sassari con la cerimonia di premiazione al Dipartimento di Scienze umane dell’Università e che quest’anno aveva come tema “Terra: l’essere umano e il territorio”. Il documentario, che osserva le pratiche di due apicultori nomadi ai piedi delle Alpi e dei Pirenei, racconta un “saper fare” fondato su un patto sociale di benessere reciproco tra uomini e api.
È l’italiano The journey of the bees di Greca Nathascia Meloni e Max Leimstättner, girato tra Austria e Francia, il lungometraggio vincitore del Fiorenzo Serra Film Festival 2022, il concorso internazionale di cinema etnografico che si è concluso ieri a Sassari con la cerimonia di premiazione al Dipartimento di Scienze umane dell’Università e che quest’anno aveva come tema “Terra: l’essere umano e il territorio”. Il documentario, che osserva le pratiche di due apicultori nomadi ai piedi delle Alpi e dei Pirenei, racconta un “saper fare” fondato su un patto sociale di benessere reciproco tra uomini e api. Tra i corti ha invece vinto il portoghese Tália di David Gomes e Pedro Cruz, la storia di un’anziana donna che fin da bambina intreccia le fibre di giunco per farne stuoie nonostante ormai non sia più redditizio, seguita dalla camera cui racconta le memorie della vita e tenacemente prosegue in quest’antico lavoro per tenere il filo e l’intreccio della propria esistenza. La menzione speciale del concorso è andata invece al nepalese Story of life, death, survival & hope di Ramesh Ghorsaini.
È l’italiano The journey of the bees di Greca Nathascia Meloni e Max Leimstättner, girato tra Austria e Francia, il lungometraggio vincitore del Fiorenzo Serra Film Festival 2022, il concorso internazionale di cinema etnografico che si è concluso ieri a Sassari con la cerimonia di premiazione al Dipartimento di Scienze umane dell’Università e che quest’anno aveva come tema “Terra: l’essere umano e il territorio”. Il documentario, che osserva le pratiche di due apicultori nomadi ai piedi delle Alpi e dei Pirenei, racconta un “saper fare” fondato su un patto sociale di benessere reciproco tra uomini e api. Tra i corti ha invece vinto il portoghese Tália di David Gomes e Pedro Cruz, la storia di un’anziana donna che fin da bambina intreccia le fibre di giunco per farne stuoie nonostante ormai non sia più redditizio, seguita dalla camera cui racconta le memorie della vita e tenacemente prosegue in quest’antico lavoro per tenere il filo e l’intreccio della propria esistenza. La menzione speciale del concorso è andata invece al nepalese Story of life, death, survival & hope di Ramesh Ghorsaini.
È l’italiano The journey of the bees di Greca Nathascia Meloni e Max Leimstättner, girato tra Austria e Francia, il lungometraggio vincitore del Fiorenzo Serra Film Festival 2022, il concorso internazionale di cinema etnografico che si è concluso ieri a Sassari con la cerimonia di premiazione al Dipartimento di Scienze umane dell’Università e che quest’anno aveva come tema “Terra: l’essere umano e il territorio”. Il documentario, che osserva le pratiche di due apicultori nomadi ai piedi delle Alpi e dei Pirenei, racconta un “saper fare” fondato su un patto sociale di benessere reciproco tra uomini e api. Tra i corti ha invece vinto il portoghese Tália di David Gomes e Pedro Cruz, la storia di un’anziana donna che fin da bambina intreccia le fibre di giunco per farne stuoie nonostante ormai non sia più redditizio, seguita dalla camera cui racconta le memorie della vita e tenacemente prosegue in quest’antico lavoro per tenere il filo e l’intreccio della propria esistenza. La menzione speciale del concorso è andata invece al nepalese Story of life, death, survival & hope di Ramesh Ghorsaini.
È l’italiano The journey of the bees di Greca Nathascia Meloni e Max Leimstättner, girato tra Austria e Francia, il lungometraggio vincitore del Fiorenzo Serra Film Festival 2022, il concorso internazionale di cinema etnografico che si è concluso ieri a Sassari con la cerimonia di premiazione al Dipartimento di Scienze umane dell’Università e che quest’anno aveva come tema “Terra: l’essere umano e il territorio”. Il documentario, che osserva le pratiche di due apicultori nomadi ai piedi delle Alpi e dei Pirenei, racconta un “saper fare” fondato su un patto sociale di benessere reciproco tra uomini e api. Tra i corti ha invece vinto il portoghese Tália di David Gomes e Pedro Cruz, la storia di un’anziana donna che fin da bambina intreccia le fibre di giunco per farne stuoie nonostante ormai non sia più redditizio, seguita dalla camera cui racconta le memorie della vita e tenacemente prosegue in quest’antico lavoro per tenere il filo e l’intreccio della propria esistenza. La menzione speciale del concorso è andata invece al nepalese Story of life, death, survival & hope di Ramesh Ghorsaini.
È l’italiano The journey of the bees di Greca Nathascia Meloni e Max Leimstättner, girato tra Austria e Francia, il lungometraggio vincitore del Fiorenzo Serra Film Festival 2022, il concorso internazionale di cinema etnografico che si è concluso ieri a Sassari con la cerimonia di premiazione al Dipartimento di Scienze umane dell’Università e che quest’anno aveva come tema “Terra: l’essere umano e il territorio”. Il documentario, che osserva le pratiche di due apicultori nomadi ai piedi delle Alpi e dei Pirenei, racconta un “saper fare” fondato su un patto sociale di benessere reciproco tra uomini e api. Tra i corti ha invece vinto il portoghese Tália di David Gomes e Pedro Cruz, la storia di un’anziana donna che fin da bambina intreccia le fibre di giunco per farne stuoie nonostante ormai non sia più redditizio, seguita dalla camera cui racconta le memorie della vita e tenacemente prosegue in quest’antico lavoro per tenere il filo e l’intreccio della propria esistenza. La menzione speciale del concorso è andata invece al nepalese Story of life, death, survival & hope di Ramesh Ghorsaini.
È l’italiano The journey of the bees di Greca Nathascia Meloni e Max Leimstättner, girato tra Austria e Francia, il lungometraggio vincitore del Fiorenzo Serra Film Festival 2022, il concorso internazionale di cinema etnografico che si è concluso ieri a Sassari con la cerimonia di premiazione al Dipartimento di Scienze umane dell’Università e che quest’anno aveva come tema “Terra: l’essere umano e il territorio”. Il documentario, che osserva le pratiche di due apicultori nomadi ai piedi delle Alpi e dei Pirenei, racconta un “saper fare” fondato su un patto sociale di benessere reciproco tra uomini e api. Tra i corti ha invece vinto il portoghese Tália di David Gomes e Pedro Cruz, la storia di un’anziana donna che fin da bambina intreccia le fibre di giunco per farne stuoie nonostante ormai non sia più redditizio, seguita dalla camera cui racconta le memorie della vita e tenacemente prosegue in quest’antico lavoro per tenere il filo e l’intreccio della propria esistenza. La menzione speciale del concorso è andata invece al nepalese Story of life, death, survival & hope di Ramesh Ghorsaini.
È l’italiano The journey of the bees di Greca Nathascia Meloni e Max Leimstättner, girato tra Austria e Francia, il lungometraggio vincitore del Fiorenzo Serra Film Festival 2022, il concorso internazionale di cinema etnografico che si è concluso ieri a Sassari con la cerimonia di premiazione al Dipartimento di Scienze umane dell’Università e che quest’anno aveva come tema “Terra: l’essere umano e il territorio”. Il documentario, che osserva le pratiche di due apicultori nomadi ai piedi delle Alpi e dei Pirenei, racconta un “saper fare” fondato su un patto sociale di benessere reciproco tra uomini e api. Tra i corti ha invece vinto il portoghese Tália di David Gomes e Pedro Cruz, la storia di un’anziana donna che fin da bambina intreccia le fibre di giunco per farne stuoie nonostante ormai non sia più redditizio, seguita dalla camera cui racconta le memorie della vita e tenacemente prosegue in quest’antico lavoro per tenere il filo e l’intreccio della propria esistenza. La menzione speciale del concorso è andata invece al nepalese Story of life, death, survival & hope di Ramesh Ghorsaini.
Laboratorio di Antropologia Visuale Fiorenzo Serra
Dipartimento di Storia, scienze dell'uomo e della formazione
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